Papa: «Abortire è come affittare un sicario, non è un atto civile»

Nuovo monito del Pontefice contro l’interruzione di gravidanza: «Io vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema?»

 

Di Redazione online del Corriere della Sera, 10 ottobre 2018 (Fonte: Corriere della Sera)

 

Nuovo appello del Papa contro l’aborto: «Un approccio contraddittorio consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare?». Sono le parole pronunciate dal pontefice all’udienza generale. «Io vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema?». «È come affittare un sicario», ha sottolineato il Papa.

 «La violenza e il rifiuto della vita – ha detto ancora il Papa nell’udienza generale – nascono in fondo dalla paura. L’accoglienza dell’altro, infatti, è una sfida all’individualismo». Il Pontefice ha quindi continuato: «Pensiamo, ad esempio, a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza». E ancora: «È un modo di dire “interrompere la gravidanza”», ha commentato il Papa perché in realtà «significa fare fuori uno».

«Un bimbo malato è come ogni bisognoso della terra – ha detto ancora Bergoglio – come un anziano che necessita di assistenza, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui, colei che si presenta come un problema, in realtà è un dono di Dio che può tirarmi fuori dall’egocentrismo e farmi crescere nell’amore». «La vita vulnerabile ci indica la via di uscita, la via per salvarci da un’esistenza ripiegata su sé stessa e scoprire la gioia dell’amore», ha aggiunto.

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