A Roma, nuova iniziativadi preghiera per la Vita davanti agli ospedali

Don Francesco Giordano ha guidato la preghiera per la vita davanti l’ospedale Sant’Eugenio di Roma, testimoniando con un gruppo di giovani coraggiosi pro-life l’amore alla vita innocente. Riportiamo di seguito un articolo che spiega l’iniziativa.

(Fonte www.corrispondenzaromana.it).

Nel panorama di eventi che hanno preceduto la Marcia per la Vita dell’8 maggio scorso, ci piace segnalare un incontro di preghiera contro l’aborto svoltosi venerdì 6 maggio nei pressi dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma. L’iniziativa è stata organizzata da Chiara Chiessi, giovane pro life romana appartenente al gruppo “Universitari per la vita”, in collaborazione con Robert Collquhoun, direttore internazionale e leader della campagna “40 days for life” della città di Londra, presente a Roma in quei giorni per partecipare alla Marcia per la Vita.

Il  movimento “40 days for  life” è stato fondato nel 2004 in Texas da un coraggioso pro life, David Bereit, il cui intento era di contrastare l’attività di una clinica di Planned Parenthood da poco aperta nella sua città, e poi è dilagato in molti Paesi degli Stati Uniti e del mondo. In effetti dopo alcuni anni la responsabile della clinica P.P. texana si è dimessa ed è diventata un’attivista nella difesa della vita.

Durante quella che viene chiamata “campagna” i volontari si alternano nella preghiera davanti ad un centro abortista per 12 ore al giorno, per quaranta giorni di seguito. Ora “40 days for life” è divenuta una realtà importante che coinvolge centinaia di migliaia di persone, moltissimi giovani, e che ha strappato alla morte oltre 11.000 bambini.

Il 6 maggio una quindicina di persone, quasi tutti studenti, con cartelli, che ricordavano che “ogni aborto è un bambino morto” e che dalla promulgazione della legge 194 ad oggi in “Italia quasi sei milioni di morti”, hanno recitato il rosario guidati nella preghiera da don Francesco Giordano, responsabile della sede di Roma di “Vita Umana Internazionale”,per due ore,dalle 11 alle 13,orario in cui il venerdì nel reparto Ivg dell’ospedale Sant’Eugenio viene somministrata alle madri la pillola abortiva Ru 486. Inoltre Robert Collquhoun ha reso alcune testimonianze riguardanti l’attività londinese “40 days for life”, ricordando tra l’altro che essa è cominciata nel 2007 con solo due o tre attivisti che moltiplicatisi negli anni sono riusciti a far chiudere i battenti ad una clinica abortista.

Non sappiamo se il futuro di questo piccolo ma significativo momento di preghiera sarà di trasformarsi presto nei “40 giorni per la vita” italiani, come auspicano gli Universitari per la vita.

Vediamo in questo un chiaro auspicio della concreta possibilità di attrarre e coinvolgere un numero crescente di persone e ,perché no, un segno di favore dal Cielo, e invitiamo quanti credono nella potenza della preghiera di contattare gli Universitari per la vita. (C.C.)

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