Presentazione del libro “I primi mille giorni di vita”

Di Stella Padelli (Fonte: www.alfonsiana.org )

Il 14 dicembre 2022, ad appena due anni dalla sua difesa dottorale, Branka Gabrić presenta nell’Aula Magna dell’Accademia Alfonsiana il libro I primi mille giorni di vita. Lo sviluppo psico-fisico della persona dal concepimento alla prima infanzia. Premesse antropologiche per una riflessione etica. Il volume edito da Aracne corrisponde alla sua tesi dottorale, guidata dai proff. Maurizio Pietro Faggioni e Giovanni Del Missier che, insieme al prof. Giuseppe Noia, hanno curato anche la presentazione del nuovo volume.

Il prof. Faggioni apre la presentazione sottolineando quanto il titolo sia al tempo stesso completo e ambizioso. I primi mille giorni di vita corrispondono al tempo che va dal concepimento fino al secondo anno dopo la nascita circa. Un intervallo temporale che l’UNICEF definisce un “periodo unico”, come la stessa autrice riporta nell’Introduzione del volume. Scopo del lavoro è, infatti, quello di porre l’attenzione sulla qualità dei primi mille giorni di vita di ogni essere umano, fin dalla vita pre-natale.

Faggioni sottolinea quanto la considerazione della continuità dello sviluppo psico-fisico della persona umana apra inevitabilmente la strada a nuove premesse antropologiche. Egli indica come conveniente un ridimensionamento del momento del parto e un superamento dello iato tra vita pre-natale e post-natale. Riconosce, infatti, quanto nella riflessione etica e bioetica si sia data troppa importanza alla nascita della persona umana, mettendo tra parentesi la continuità del suo sviluppo. Il venire al mondo, il venire alla luce è solo un momento della storia di un essere umano. Quale differenza tra un neo-nato e un non-ancora-nato?

Faggioni, quindi, individua il merito del lavoro di Gabrić nel considerare la continuità dello sviluppo psico-fisico pre e post-natale, che fonda la possibilità di argomentare una continuità nella dignità e nel valore morale. Se è riconosciuta dignità al neonato, perché non riconoscergliela anche nelle fasi precedenti del suo sviluppo? Se è riconosciuto valore morale al neonato, perché non riconoscerlo anche al feto, all’embrione, allo zigote? Pertanto, la continuità dello sviluppo psico-fisico fa pensare a una ragionevolezza della continuità nella dignità, nel valore e nel rispetto di questa vita umana, tra l’altro in perfetta sintonia con il Magistero della Chiesa che nell’istruzione Dignitas Personae nega una gradualità di valore morale e afferma che l’embrione umano possiede fin dall’inizio la dignità della persona. Emblematico, fa notare Faggioni, quanto lo stesso argomento della continuità sia usato dalla bioetica secolare per legittimare pratiche abortive: se posso interrompere la vita di un feto, perché non quella del neonato?

Dopo queste interessanti suggestioni, il prof. Faggioni presenta la struttura e il metodo del libro, diviso in cinque capitoli che attraversano discipline scientifiche, scienze umane, filosofia e teologia. Il metodo seguito dall’autrice è quello triangolare di Elio Sgreccia per cui i dati empirici della scienza biologica sono assunti nell’ermeneutica dell’antropologia filosofica che consegna le sue premesse alla riflessione etica. Dopo una meticolosa analisi storica sulla considerazione del bambino, il testo presenta le fasi dello sviluppo fisico e psichico nei primi mille giorni di vita. Faggioni sottolinea in maniera particolare due dati interessanti che emergono nella fase pre-natale: la percezione del dolore e la predisposizione all’intersoggettività del nascituro. Inoltre, si comprende quanto una nutrizione ottimale e le condizioni ambientali dei primi mille giorni siano indice di tutto lo sviluppo successivo. Infine, il testo si conclude con la proposta di considerare il bambino come “nuovo protagonista” la cui sola e nuda esistenza in divenire, senza ancora l’espressione piena delle sue qualità, interpella gli umani adulti come agenti morali.

A seguire, interviene il prof. Giuseppe Noia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, fondatore e presidente della Fondazione “Il cuore in una goccia” che nel 2020 ha assegnato il “Premio Tesi” al lavoro di Gabrić. Noia mostra quanto la pubblicazione in questione remi contro quella che egli definisce la cultura dello “spostamento temporale”, vale a dire il tentativo di individuare il momento preciso dell’inizio della vita umana in modo da poter legittimare qualsiasi tipo di intervento prima di questo inizio.

Inoltre, Noia riporta un suo intervento al Parlamento Europeo durante il quale consegnava tre considerazioni scientifiche riguardo l’embrione umano: il protagonismo biologico dell’embrione, la relazionalità biologica e psicodinamica con la madre, la possibilità di curare l’embrione e il feto come un essere umano adulto. Il prof. Noia, infatti, da anni si occupa dell’hospice pre-natale che prende in carico il bambino fin dalla diagnosi pre-natale e non dal momento della nascita. Una diagnosi che viene fatta non per eliminare, ma per curare quella vita pre-natale. La suddetta Fondazione si prende cura della famiglia in tutti gli aspetti: da quello diagnostico a quello terapeutico, psicologico e anche economico.

A conclusione della presentazione, prende la parola la stessa autrice che, stimolata dal prof. Del Missier, prova a delineare “i primi mille giorni di vita” della sua tesi dottorale. Dopo la difesa nel 2020, Gabrić riferisce di aver continuato a lavorare sul testo per conservarlo più aggiornato possibile al momento della pubblicazione. Riconosce, inoltre, come significative le sue partecipazioni a diverse conferenze o convegni in ambito internazionale che l’hanno stimolata nell’approfondimento scientifico. Attualmente, è ricercatrice presso l’Istituto per la Chiesa Globale e Missione a Francoforte dove si occupa di alcune questioni di salute pubblica.

Chiude la presentazione il prof. Del Missier che, da buon moderatore, ringrazia i professori intervenuti e in particolare Branka Gabrić per il suo lavoro e per aver mostrato quanto la difesa dottorale non consista esclusivamente in un punto di arrivo di un percorso di ricerca, ma possa rappresentare un nuovo punto di partenza.

Per vedere il video della presentazione del libro cliccare qui https://youtu.be/2K57rUsyqg4

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