LGBT e ideologia gender: come spacciare per “cultura” una menzogna

(Fonte: prolifeinsieme.it

Preg.mi Sindaco e Direttore della Biblioteca del Comune di Monte San Savino (Arezzo),

abbiamo ricevuto in redazione del  Comitato Nazionale “Prolife Insieme” la segnalazione che nella vostra Biblioteca Comunale un intero scaffale con tanto di “bandiera arcobaleno” è dedicato alla “cultura gender/Lgbt” conferendo alla stessa, per il fatto stesso della collocazione in luogo della cultura ufficiale, un crisma di legittimità e di conformità al bene comune  dell’educazione dei giovani, ormai inquinata soprattutto nella nostra Regione Toscana dallo sdoganamento  del pensiero gender e quindi anche dei terribili e necrofori esiti di questa “menzogna” che viene contrabbandata come “cultura”. Intanto per “cultura” si deve per forza intendere – anche solo in forza dell’etimo- un’attività di sviluppo dell’umano che – come è evidente a tutti (salvo casi di obnubilazione) la menzogna lgbt nega poiché consiste nell’accettazione dello psicologismo a discapito della realtà, tanto che molti adolescenti in crisi d’identità sessuale vengono sottoposti a dilanianti terapie per bloccare la pubertà (Careggi a Firenze è ormai noto alle cronache per queste pratiche orribili) al fine dell’evirazione degli organi genitali; adolescenti i quali spesso poi si pentono delle loro scelte (c.d. fenomeno della detransizione).
La nostra cultura atavica (a tutela delle generazioni) ci aveva invece insegnato fino a poco tempo fa l’indisponibilità del nostro corpo, considerato sacro come tempio dell’anima. In questi esiti devianti e inquietanti invece la scienza medica e l’apparato burocratico delle ASL toscane perseguono il risultato di “asportare un organo sessuale sano e terminare un ramo generazionale di una famiglia per sempre”!
Ritengo che Voi quali rappresentanti politici e culturali del vostro ridente paese, abbiate il dovere di insegnare ai giovani tutti i rischi enormi della “cultura contemporanea” compreso l’obbligo rinveniente dalla nostra Costituzione della “buona amministrazione”, e quindi di evitare il male della menzogna gender e dei suoi ormai evidenti quanto documentati danni sulla popolazione giovanile mondiale.
Concludo con l’invito a rimuovere dalla biblioteca il veleno gender/lgbt e casomai organizzare per i ragazzi delle superiori (non ai bambini dell’asilo!) incontri per spiegare quali orrori stanno dietro a questo “falso mito di progresso“, non prima di aver ricordato per primo al Sindaco che vi è – secondo gli esperti di criminologia e di chi si occupa di lotta alla pedofilia (si veda l’attività pluridecennale dell’Associazione Meter) un dannatissimo e malvagio legame tra “banalizzazione del sesso , sessualizzazione precoce postulate dalla “teoria gender” e la pedopornografia (si entra nei paradigmi del codice penale ) e, di conseguenza tutto ciò agevola l’attività dei pedofili, dove attecchisce il satanismo rituale, altro orrore di questi ultimi tempi. Fate attenzione a ciò che leggono i vostri ragazzi!

Dott. Ruggero Valori (Arezzo)
Giuristi Cattolici
Per Comitato Prolife Insieme

Bibliografia:
https://prolifeinsieme.it/transizione-di-genere-i-rischi-dott-luciano-leone-pediatra/?s=08
https://www.iltimone.org/articoli-riviste/lera-della-detransizione/

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